isolanti termici naturali in lana di pecora Cappotto termico 110% Scheda tecnica requisiti e criteri ambientali minimi per l'ecobonus.

PRODUZIONE E VENDITA PANNELLI IN LANA DI PECORA

 

La nostra azienda considera la produzione e la vendita di pannelli isolanti in lana di pecora un piccolo contributo utile a ridurre l’impatto che il settore edilizia ha sul pianeta. I pannelli  in lana di pecora sono naturali ed atossici, pesano poco sull’ambiente, in fase di realizzazione e restituiscono in breve tempo “il disturbo” con la loro efficienza. E’ nostra intenzione fornire ai progettisti ed al cliente finale, per esteso e con la massima chiarezza, tutti gli elementi possibili per poter esprimere un giudizio sulla sostenibilità dei pannelli isolanti in lana di pecora.

 

Descrizione del ciclo di raccolta e produzione.

 

Tutti gli anni la disponibilità della materia prima si rinnova con la tosa delle greggi, necessaria per la salute degli animali.

 

L’impatto sul territorio ed il benessere degli ovini: in Europa ed in tutto il bacino  del Mediterraneo l’alimentazione avviene in modo naturale, gli animali si nutrono liberi in pascoli non trattati chimicamente ed alle pecore (descritte come un esercito di 90 milioni di “giardinieri”) viene addirittura riconosciuto un contributo importante al mantenimento del paesaggio tradizionale, alla pulizia del sottobosco e quindi alla prevenzione degli incendi.

 

La tipologia di queste  lane è in massima parte di fibra grossa e robusta, inadatta al tessile, ma ottima per edilizia. Alcune sono buone per realizzare tappeti o feltri. ISOLANA per la produzione dei suoi pannelli in lana di pecora utilizza le fibre più robuste che sarebbero destinate a smaltimento.

 

I trasporti beneficiano di un utile caratteristica della lana di pecora che può essere compressa fino a 20 volte il suo volume naturale (oltre 500 kg/mc). Questo fatto aiuta a ridurre lo spazio occupato e di conseguenza  il numero dei trasporti necessari alla materia prima per raggiungere il luogo di produzione dei pannelli. Si calcola che per ogni singolo camion ne occorrerebbero almeno 10 se la lana non consentisse la pressatura ad alta densità.  

 

La preparazione della lana consiste nel lavaggio con antitarme, a temperature che raggiungono massimo i 60°C ed un consumo di acqua limitato. Nell’indotto Pratese l’acqua viene anche recuperata per un nuovo impiego industriale. I saponi sono naturali “tipo marsiglia”.

 

Il ciclo di produzione dei pannelli in lana di pecora 100% rappresenta una significativa riduzione e “semplificazione” delle lavorazioni tessili per le fibre vergini. Non vengono effettuati i passaggi con prodotti chimici quali il carbonizzo, la tintoria, la rifinizione e quelli meccanici di filatura, orditura e tessitura. I siti di produzione erano già precedentemente destinati ad uso industriale ed i macchinari sono stati modificati al diverso utilizzo.

 

La produzione dei pannelli ISOLANA in lana di pecora prevede poche semplici fasi che portano alla vendita. Esse sono le lavorazioni di  cardatura, per separare le fibre e distribuirle in strati omogenei e di agugliatura per compattare il materassino. La cardatura si realizza con la lavorazione della lana tra grandi cilindri muniti di fitte “spine” metalliche simili a quelle del cardo. Con l’agugliatura, immediatamente successiva, assistiamo al passaggio dei teli di lana cardata sotto banchi di aghi verticali in rapido movimento. Si tratta di aghi in acciaio speciale, lunghi mediamente cinque centimetri, posizionati in banchi di 16.000 aghi al metro quadro.

 

Con il taglio e l’impacchettamento in buste e big bag di plastica riciclata i pannelli in lana di pecora sono pronti alla vendita.

 

Lo stoccaggio in magazzino, la manipolazione e la posa dei pannelli non necessita di precauzioni.

 

Descrizione del consumo energetico necessario alla produzione dei pannelli in lana di pecora 100%.

 

L’approvvigionamento, in un raggio di 300 km, della materia prima e la produzione dei pannelli in lana di pecora ISOLANA, pronti per la vendita, ha un costo energetico, più volte verificato, di 0,50 kw/h per kg di prodotto. Senza considerare che utilizzando ISOLANA lane tessili destinate in discarica si dovrebbe detrarre il costo dell’energia per lo smaltimento.

 

Descrizione del recupero della co2 emessa per la produzione del solo isolante.

 

Si intende per recupero della co2: il tempo necessario al pareggio tra l'energia spesa per realizzare un manufatto ed il risparmio o la generazione di energia ottenuto col suo impiego.

Per evidenziare il metodo di calcolo prendiamo come riferimento un fatto concreto:
il miglioramento di circa il 60% (dal punto di vista energetico) di un edificio di 100 mq in pianta con un involucro totale di 300 mq (pavimento escluso).
La riqualificazione avverrà tramite un cappotto esterno sulle pareti perimetrali e la coibentazione del tetto  con un materassino ISOLANA di spessore 10 cm e  lambda 0,0318 wmk e peso 3 kg al metro quadro.
Considerato che in Europa gli edifici poco isolati, sia privati che pubblici, consumano mediamente in un anno, per il riscaldamento ed il raffrescamento, da 100 a 400 kwh al metro quadro, calcolati in pianta.

a) Il materassino isolante in lana di pecora del peso di 3 kg  costa in termini energetici 0,50 kwh/kg x 3 = 1,5 kwh/mq = 0,525 kg di co2

b) L’isolante per l’intero involucro costerà quindi 300 mq x 1,5 kwh = 450 kwh = 157,50 kg di co2

c) L’edificio con un consumo di 100 kwh/mq consumerà annualmente 10.000 kwh = 3.500 kg di co2, per quello da 200 saranno necessari 20.000 kwh = 7.000 kg di co2 e cosi via…  

d) Il recupero dell’energia e della co2 (del solo isolante che ha consentito il 60% di risparmio) avverrà quindi in solo 4 settimane se il nostro edificio consumerà 100 kwh /mq, in 2 settimane con 200 kwh/mq e cosi via.

* calcolo: 60% di 10.000 Kwh = 6.000 Kwh

6.000 Kwh (risparmio di energia annuo) : 450 Kwh (costo energetico dell'isolante) = 13.

12 mesi : 13 = 1 mese c.ca (tempo necessario al recupero dell'energia).

* le mancate emissioni annue di Co2 e polvere sottili successive all'intervento saranno di 6.000 Kwh x 0,350 Kg Co2 = 2.100 Kg Co2 e polveri sottili.

Questi dati esemplificativi nella realtà possono variare per l’effetto della massa delle strutture, gli infissi e le variabili meteo, ma si tratta comunque del saldo più veloce tra l’energia emessa per fare un isolante e l’energia risparmiata con la sua applicazione.

 

 

Dati utilizzati per calcolare le mancate emissioni di co2.  

 

Le mancate emissioni nell’ambiente possono essere rapidamente quantificate considerando che la co2 mediamente emessa a produrre un kwh di energia è 350 grammi. Si tratta della media tra le emissioni prodotte con i vari combustibili e sistemi. Col sistema idroelettrico bassissimo, col metano 200 grammi, con gli oli combustibili 700 grammi, coi termovalorizzatori 800 grammi, col carbone 900 grammi.

 

 

 

 

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